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La festa danzante, in occasione del matrimonio, potrebbe rivelarsi un’ottima alternativa qualora ambo gli sposi condividano l’amore per il ballo, potendo in questo caso optare per tre differenti soluzioni tutte, ugualmente, piacevoli e divertenti:
1. La cena con danze (ovvero, il c.d. “dinner - party”, dove è consentito aprire le danze subito dopo le prime portate);
2. Il Ballo dopo cena ( ovvero, il ballo dopo il banchetto nuziale).
3. La Discoteca ( adatta soprattutto, alle coppie giovanissime!)
La cena con danze, segue di norma un matrimonio celebrato nel tardo pomeriggio, in quanto, deve essere sempre garantito una sorta di “filo conduttore” tra la cerimonia ed il ricevimento. Tale soluzione necessita di un ampio salone o, se la stagione lo concede, di una bella terrazza. Nel salone, devono trovare posto un tavolo d’onore per gli sposi con i genitori ed i testimoni, ed alcuni tavoli (da otto o da 10) per tutti gli altri invitati.
Lo spazio per ballare dovrebbe essere previsto davanti al tavolo degli sposi ed è meglio delimitarlo in qualche modo, magari con delle allegre composizioni floreali.
Il menu che si sceglie per una cena danzante, in genere, non si discosta molto da quello tradizionale pur dovendo, naturalmente tener conto del fatto che, trattandosi appunto di una cena, si potranno scegliere piatti più leggeri e pensare quindi alle opportune variazioni.
Generalmente, spetta agli sposi “aprire le danze” sulle note della “loro canzone”. Seguendo poi le regole dettate da galateo in quest’occasione, la sposa concederà il secondo ballo al padre e lo sposo alla suocera; il terzo ballo vede invece protagonisti la sposa con il padre dello sposo e lo sposo con la propria madre; per il quarto ballo la sposa inviterà il testimone dello sposo, mentre lo sposo, la damigelladella sposa. Dal quinto ballo in poi, tutti gli ospiti possono danzare scegliendo a discrezione il proprio partner, tenendo sempre opportunatamente presente che, sposo e sposa, dovrebbero danzare a turno con ciascuno degli invitati presenti.
La scelta dei brani musicali, deve tener conto dell’eterogeneità degli invitati e delle diverse età cercando, quindi, per quanto possibile, di scegliere brani e proposte musicali in grado di accontentare un po’ tutti! Un’idea gentile da parte degli sposi inoltre, sarebbe quella di far intonare dall’orchestra anche i brani preferiti dai propri genitori o da qualcuno degli amici più cari.
Il ballo dopo cena invece, influenza in maniera meno capillare l’orario di celebrazione della cerimonia religiosa o civile dal momento che, l’invito al ballo, deve essere fissato intorno alle 21:30.
La scelta del luogo dipende, prima d’ogni altra cosa, da due fattori determinanti: dal tono e quindi, dal numero degli invitati.
Se possibile, sarebbe opportuno prevedere una cena molto intima (- per genitori, testimoni e amici più cari - durante la quale però, naturalmente, non sarà servita néla Torta né altri tipi di dessert dovendosi questi offrire a tutti gli invitati durante la festa) che si svolga, nella stessa sala, prima ballo cui interverranno, successivamente, anche tutti gli altri invitati.
All’arrivo in successione di tutti gli invitati, sposi e genitori saluteranno gli ospiti introducendoli nella sala da ballo. Il salone per il ballo deve essere ovviamente, ampio e spazioso, organizzato con numerose sedie, poltrone e diversi tavoli d’appoggio; per tutta la serata deve rimanere a disposizione un ricco buffet di dolci e salatini, da “annaffiare”con vini bianchi e rossi, liquori, cocktail alcolici o analcolici alla frutta e succhi di vario genere.
Dopo il taglio della Torta nuziale ed il brindisi, il ballo può proseguire fino a notte inoltrata, addirittura anche dopo il commiato degli sposi; in questo caso, la madre della sposa (che svolge, come sempre, le funzioni di “padrona di casa”), avrà il compito di trattenersi fino all’ultimo per chiudere i festeggiamenti salutando gli invitati e per la loro allegra compagnia.
La discoteca: adatta naturalmente ad una coppia allegra e spensierata che ami circondarsi da moltissimi amici, costituisce una formula molto giovanile che, normalmente, prevede un “open bar” attivo tutta la sera e allietato da piccolirinfreschi, ed almeno un piatto caldo da presentare ai propri ospiti intorno alla mezzanotte, prima della Torta.
Pur trattandosi naturalmente di una festa dal “tono disinvolto”, ciò non deve far pensare che in quest’occasione in bon ton e la tradizione sia del tutto assente; è in ogni caso opportuno, infatti, che, anche in questa circostanza, gli sposi “scendano per primi in pista” ballando un lento insieme, ancora, sulle note della canzone che li ha colti, per la prima volta, innamorati.
Nel caso in cui gli sposi intendano optare per una delle soluzioni appena prospettate, deve inoltre essere ben chiaro alla sposa che, anche la scelta del suoabito, non potrà prescindere dal considerare che alla celebrazione del rito seguirà, appunto, la serata danzante; di conseguenza, per non essere impacciata nei suoi movimenti e nelle varie piroette e giri di danza che il neo-sposo le farà compiere (sino a farle girare “nuovamente” la testa!),consigliamo caldamente di evitare (il più possibile) ogni tipo di strascico, eccessivi strati di sottogonne, tacchi vertiginosi e, ancora, acconciature troppo elaborate, considerato anche che, se è pur vero che alla sposa è sicuramente concesso di”scatenarsi” il giorno delle sue nozze, è altrettanto pacifico che ella non potrà mai mutar d’abito dovendo indossare quello nuziale fino alla fine! Considerato ancora che, una festa da ballo, potrebbe anche essere scelta perché precedente ad una futura cerimonia che sarà celebrata in un secondo momento (magari in una città diversa per dovere o volontà degli sposi), è chiaro che in questo caso, la sposa non dovrà indossare l’abito delle nozze ma, più semplicemente, un bell’ abito da sera.
L’invito che accompagna la partecipazione di nozze, deve naturalmente indicare in modo chiaro ed evidente, se si tratti di una cena danzante o di un ballo dopo cena in modo da rendere sufficientemente edotti tutti gli invitati ed evitare così, inutili ed imbarazzanti equivoci di sorta.
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