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Per
quanto riguarda gli accessori indispensabili per uno sposo perfetto
nei minimi dettagli inizieremo col dire che la classica cravatta è
proposta in diverse alternative: c’è, ad esempio, quella più
tradizionale, di solito di colore grigio, in seta “jacquard” con
piccolissimi disegni; ma la scelta della tonalità è piuttosto
variegata.
L’unico imperativo d’obbligo è che non sia eccessivamente chiassosa.
C’e’ poi quella più estrosa per gli sposi più originali ed un po’
fuori dalla righe proposta nelle tonalità più disparate ultimamente
sostituita però dal più innovativo “plastron”, che è una cravatta
più lunga annodata con un solo passaggio all’esterno e fermata al
centro con una spilla.
Nel caso si optasse per quest’ultima alternativa tuttavia, giova un
consiglio puramente estetico che ne suggerisce il suo utilizzo ad
uno sposo da un viso magro tenendo il plastron ad allargare il viso
mentre si consiglia la scelta della più classica cravatta al futuro
sposo dal viso tondeggiante contribuendo la stessa ad allungarne
l’ovale.
Altro accessorio indispensabile è la cintura da scegliere
ovviamente come alternativa alle bretelle, da prediligere in nero,
in coccodrillo, o in vitello, abbinandola possibilmente al materiale
prescelto per la scarpa.
Considerato poi che, a conferma di quanto suesposto, anche lo
sposo deve sentirsi a tutti gli effetti il protagonista nel giorno
più bello della sua vita, è possibile individuare quali sono altri
possibili accessori a lui concessi per apparire al meglio e quali
altri invece si ritiene siano assolutamente da evitare;
- tra i primi tornando all’abito, il cappotto: concesso
naturalmente nei mesi invernali più freddi (purché di colore nero e
di taglio classico) ma assolutamente vietato durante la celebrazione
del matrimonio; e ancora,
in tema di gioielli per lui: sì all’orologio (da polso, nei
modelli più classici - meglio se in oro bianco- ma anche, nel caso
si indossi il tight, da taschino, per donare un tocco di classe in
più allo sposo che abbia preferito un abbigliamento tanto chic);
sì anche ai a gemelli da polso,
nonché ad un sobrio e discreto fermacravatta (meglio se in oro
bianco e con classica perla).
Sono inoltre banditi tutti gli altri tipi di gioielli compresi
gli orecchini, i braccialetti, le collane e tutti i tipi di anelli
ritenuti veramente “out”, a meno che, nei matrimoni che contano, non
si tratti di un anello con lo stemma che identifichi un’appartenenza
a un nobile casato: in quel caso … “noblesse obblige”.
A quest’ultimo proposito, vorremmo concludere con un ultimo
piccolo suggerimento che forse potrà tornare utile a tutte le
coppie che come voi sono proprio in procinto di sposarsi:
tradizione vuole che si sia ormai consolidata una piacevole
consuetudine vuole che i futuri sposi si scambino, prima delle
nozze, un dono che simboleggi il proprio pegno d’amore.
Perciò un’idea carina potrebbe proprio essere quella di fare dono
al suo promesso, di almeno uno dei tanti accessori da noi
suggeriti, avendo cura di rivolgersi ai negozi specializzati che,
a tale scopo sono preposti e che, con serietà e professionalità
sapranno mettersi a vostra completa disposizione realizzando ogni
vostro desiderio.
Gioielli
Nel giorno del matrimonio, allo sposo, sono concessi solo
alcuni piccoli e discreti gioielli che ne valorizzino l’abito e ne
illuminino l’aspetto senza, comunque appesantirne la figura nel
complesso. Tra i pochi concessi, via libera ad un bel paio di
gemelli da polso che siano, ovviamente, in adeguato assortimento con
il tipo ed il taglio di camicia indossata, preferibilmente, in oro
giallo e non smaltati. Altro accessorio può essere costituito da un
sobrio ed essenziale fermacravatta che, tuttavia, si potrà
utilizzare solo nel caso in cui il tipo di abito indossato dalla
sposa non richieda, per lo sposo, un plastron (dovendosi, in tal
caso, tassativamente evitare il fermacravatta orientandosi,
viceversa, su una spilla più discreta in oro appositamente creata
per abbellire il tessuto ed il modello di quel tipo di cravatta (…).
Più originale e davvero “trandy” da indossare è poi il famoso
cipollotto con catena (non necessariamente in oro zecchino ma,
preferibilmente, antico), che potrà uscire con disinvoltura dalla
tasca del gilet assumendo, in tal modo, anche un certo significato
metaforico: quasi, a voler sottolineare l’impazienza dello sposo in
trepidante attesa della sposa sull’altare! Per quanto invece
riguarda il più classico orologio da polso, è bene ricordare che
questo và indossato rigorosamente al polso sinistro avendo,
peraltro, cura di sceglierne uno classico nello stile e sobrio nella
forma. E’ senz’altro meglio, naturalmente, evitare di esibire
eventuali pearsing o altri orecchini di sorta decisamente non in
linea con la tradizione; così come laccetti o catenine di altro
genere che, assolutamente, non devono trasparire dalla camicia di
sottile tela immacolata.
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